Visualizzazione post con etichetta artista plastico. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta artista plastico. Mostra tutti i post

venerdì 27 giugno 2014

Sacra Sindone | Enrico Cajati, "Volto santo", olio su tela

1988 - Rivelazione: la Sacra Sindone non risale ai tempi di Gesù (ammesso che sia mai esistito) il lenzuolo di lino conservato nel Duomo di Torino sul quale è impresso il volto di un uomo con i segni della crocifissione. Analisi svolte nei laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo lo datano tra il 1290 e il 1360. Insomma, dati alla mano, la Sacra Sindone è, tutt'al più, un efficace e ben sfruttato dipinto medievale...


Volto santo, olio su tela di lino - Enrico Cajati

sabato 21 giugno 2014

I francescani: José Saramago, premio Nobel per la letteratura 1998 | Memoriale del convento

[…] Con tali precedenti, essendo così ben provvisti i francescani di mezzi per alterare, invertire o accelerare l’ordine naturale delle cose, perfino il grembo renitente della regina obbedirà alla fulminante ingiunzione del miracolo. Tanto più che un convento a Mafra l’ordine di S. Francesco lo sta chiedendo fin dal milleseicentoventiquattro, ancora era re del Portogallo un Filippo spagnolo il quale, benché lo fosse e perciò dovesse dargli solo minime preoccupazioni il proliferare dei frati da queste parti, per i sedici anni che conservò la corona non diede mai il suo assenso. Non cessarono peraltro le insistenze, scese in campo l’autorità dei nobili donatari del luogo, ma pareva esaurita la potenza e smussata la pertinacia della Provincia di Arrabida, che aspirava al convento, perché ancora ieri, che così si può dire di ciò che è accaduto appena sei anni fa, nel millesettecentocinque, a una nuova petizione ha dato parere sfavorevole la Cancelleria del Palazzo e si è espressa con non poca impudenza, se non irriverenza per gli interessi materiali e spirituali della Chiesa, osando argomentare non essere conveniente la desiderata fabbrica per essere il regno molto gravato di conventi mendicanti e per molti altri inconvenienti che la prudenza umana sa dettare. Andassero a saperlo quelli della Cancelleria che inconvenienti dettava la prudenza umana, ora però dovranno ingoiarsi la lingua e digerire il cattivo pensiero, dato che già ha detto frate Antonio de S. José che, se convento ci sarà, ci sarà successione. La promessa è fatta, la regina partorirà, i francescani coglieranno la palma della vittoria, loro che dal martirio tante ne hanno raccolte. Cent’anni di attesa non saranno eccessiva mortificazione per chi conta di vivere l’eternità.
[…] Siano dunque prosciolti i francescani da questo sospetto, se mai si son trovati in altri ugualmente dubitosi.

Frate, disegno a penna 2013 - Gianluca Salvati
[…] Donna Marianna, come motivi di pudore, ha in soprammercato la maniaca devozione con cui è stata educata in Austria e la complicità che ha dato all’artificio francescano, così mostrando o lasciando ad intendere che la creatura che si sta formando nel suo ventre è tanto figlia del re del Portogallo quanto dello stesso Dio, in cambio di un convento.
[…] a noi quello che interessa è il vacillante pensiero che ancora si agita in donna Marianna, sul punto di addormentarsi, che il giovedì santo dovrà andare alla chiesa di Madre de Deus, dove c’è un  Santo Sudario che le suore dispiegheranno di fronte a lei prima di esporlo ai fedeli, e in esso saranno chiaramente visibili le impronte del corpo di Cristo, questo è l’unico e vero Santo Sudario che esiste nella cristianità, signore e signori, come tutti gli altri sono ugualmente veri e unici, non sarebbero altrimenti mostrati nello stesso momento in così diversi luoghi del mondo, ma poiché si trova in Portogallo è il più vero di tutti ed è proprio l’unico.
Memoriale del convento, José Saramago

giovedì 9 gennaio 2014

Storia di un quadro | "La gioia 2" (la vendetta) - Franco Chirico principale editore del Cammino Neocatecumenale

Nella primavera del 1996, il prof del corso di disegno, mi propose di fare una mostra personale. Qualche tempo dopo, un caro amico mi disse che una galleria di via Orazio, Dina Carola, era in cerca di nuovi artisti. I giorni seguenti andai a fare una visita a quella galleria con un blocchetto di foto dei miei quadri. 
Quando arrivai la gallerista non c'era, aveva avuto un impegno. La sostituiva una signora grassoccia e bionda di mezza età. Ampi quadri slavati alle pareti dovevano interpretare dei nudi di donna, bianco su bianco, nel 1996. La sostituta guardò distrattamente le foto dei miei lavori. Mi chiese se c'erano critici che seguivano il mio lavoro. Alla mia risposta negativa, mi indirizzò ad un critico che abitava a Barra, Arcangelo Izzo. 
Nell'arco di dieci giorni andai a fare visita a quel critico, col solito blocchetto di foto.
Non ho parole per commentare quell'incontro e la valutazione che quell'eminente capoccione fece dei miei lavori. Sembrava che dovessi chiedergli il permesso di esistere, ciononostante ero ancora troppo ben educato per mandarlo a cagare. Così, quel fottuto nano gridò per tutto il tempo e mi rovesciò addosso una valanga di critiche, di cui l'89 per cento, a voler essere ottimisti, erano gratuite e pretestuose.
Prima di andare via, mi ero soffermato su un paesaggio simil-astratto che Arcangelo Izzo aveva nel salotto. 
Ero piuttosto provato, ma solo perché non capivo. Beninteso: ce ne vuole per abbattermi.

Poche settimane dopo tenni la mia prima personale, il cui bilancio fu assolutamente positivo, sia in termini di vendita che di riscontro critico. Avevo venduto più della metà dei pezzi esposti, in un periodo in cui vendere un solo quadro era considerata una fortuna. I visitatori erano stati dei più vari ed eterogenei, dai prof dell'accademia di belle arti, che per la maggior parte non mi conoscevano, agli studenti. Inutile dire che Piero Golia c'era, aveva visto la mostra assieme ai colleghi del Corso di Nudo.
Quando mi vide Franco Chirico, con quella voce monocorde che sembra provenire direttamente dall'oltretomba, mi disse: "Adesso non ti insuperbire..."
Lo devo ammettere: a quei tempi ero decisamente troppo educato...
Franco Chirico, oltre ad essere il responsabile della comunità dei neocatecumeni di S. Antonio alla Pineta è anche il principale editore di quella setta cattolica dei capitanata da Kiko Arguello, che Franco Chirico conosce personalmente.

Ripensando al critico, mi veniva da dire che costui aveva aperto bocca e gli aveva dato fiato... Questa la sintesi dell'incontro con Arcangelo Izzo.


La gioia 2 (la vendetta) - Gianluca Salvati
Lo sfondo di Uomo che saluta è ripreso da quel paesaggio semi astratto che vidi nello studio di Arcangelo Izzo. 

venerdì 8 novembre 2013

America Latina - Opus Dei & company | Neocatecumeni: Franco Chirico & Kiko Arguello | Enrico Cajati: "Volto santo"

Mentre  Roma spendeva le sue energie “migliori” per annientare l'eresia anomala della teologia della liberazione, i suoi avversari nel continente latinoamericano – l'Opus Dei in primis – lavoravano alacremente. I risultati si vedono a occhio nudo: oggi l'America Latina è ancora teatro bellico di una guerra religiosa estremamente complessa, in cui si combattono tra loro non solo religioni diverse, ma sette e gruppi che rappresentano interessi economici.

Per farsi un'idea delle forze dispiegate sul campo, vale la pena di riportare i dati forniti da Maurizio Stefanini in un saggio pubblicato su “Limes”: “La nuova evangelizzazione di Giovanni Paolo II si sta manifestando soprattutto come restaurazione della disciplina “tridentina”: nomina di vescovi soprattutto amministratori; insistenza sulle vocazioni tradizionali e sulla formazione secondo un modello tradizionale; ripristino della disciplina nella liturgia, nella catechesi, nell'organizzazione. […] Il Vaticano si rende conto della necessità di coinvolgere laici. Ma preferisce ricorrere a strumenti di aggregazione più “affidabili” delle comunità di base. Ad esempio l'Opus Dei, che in America Latina conta su 10 vescovi e 35.000 membri (la metà del totale). I Cursillos de Cristianidad, che già esistevano ma si sono particolarmente sviluppati in questi ultimi anni. Gli Incontri degli sposi con Cristo, che sono in crescita vertiginosa. Il movimento dei Focolarini, che era presente fin dagli anni Sessanta, ma ora è cresciuto fino a contare migliaia di aderenti a tutti i livelli. Il Movimento neocatecumenale, che è presente in quasi tutti i paesi […]. Comunione e Liberazione, che è pure presente in molti paesi, ed è fortissima a livello editoriale. Il Movimento di Schonstatt, cui fanno capo due vescovi cileni, e che è ben attestato anche in Argentina. Ma la grande forza è quella del Rinnovamento carismatico, ormai forte di milioni di aderenti. Una forza che è anche una debolezza. Il movimento carismatico non è che l'applicazione del pentecostalismo al cattolicesimo. Per sopravvivere, anche la Chiesa neotridentina di Giovanni Paolo II deve cedere al grande nemico”. (Geopolitica dell'avanzata protestante in America Latina, Maurizio Stefanini - “Limes”, n.3 giugno-agosto 1993)
In questo clima di “mercato delle anime”, le capacità organizzative dell'Opus Dei hanno trovato grande spazio.
[…] La gerarchia ecclesiastica – soprattutto in America Latina – è di per sé una casta, originata in una società precapitalistica e oggi sradicata dalle relazioni sociali di stampo capitalistico. La Chiesa cattolica, inoltre, è il più grande singolo proprietario di beni al mondo. Ecco perché il Vaticano ha dato supporto – sia pure indiretto – a dittatori sanguinari dell'America Latina, i quali difendevano la proprietà capitalistica, ma si opponevano a regimi di ispirazione marxista basati sulla proprietà nazionalizzata.
 
Opus Dei segreta, Ferruccio Pinotti

Franco Chirico, ha la famiglia a Caracas, l'ho scoperto quando sono stato chiamato ad insegnare per la scuola "Agustin Codazzi" di Caracas. Curiosamente, la famiglia di Franco Chirico, vive proprio nel quartiere dove c'è questa scuola "A. Codazzi". Altrettanto curiosamente, ho trovato casa proprio a poca distanza dalla villa "Quinta Leoncita", dove vive la famiglia di Franco Chirico a Chapellin, nel quartiere della Florida.
Franco Chirico è l'editore di punta del Cammino Neaocatecumenale ed amico di Kiko Arguello, fondatore del movimento dei Neocatecumeni.

Volto santo, olio su tela - Enrico Cajati