sabato 21 giugno 2014

I francescani: José Saramago, premio Nobel per la letteratura 1998 | Memoriale del convento

[…] Con tali precedenti, essendo così ben provvisti i francescani di mezzi per alterare, invertire o accelerare l’ordine naturale delle cose, perfino il grembo renitente della regina obbedirà alla fulminante ingiunzione del miracolo. Tanto più che un convento a Mafra l’ordine di S. Francesco lo sta chiedendo fin dal milleseicentoventiquattro, ancora era re del Portogallo un Filippo spagnolo il quale, benché lo fosse e perciò dovesse dargli solo minime preoccupazioni il proliferare dei frati da queste parti, per i sedici anni che conservò la corona non diede mai il suo assenso. Non cessarono peraltro le insistenze, scese in campo l’autorità dei nobili donatari del luogo, ma pareva esaurita la potenza e smussata la pertinacia della Provincia di Arrabida, che aspirava al convento, perché ancora ieri, che così si può dire di ciò che è accaduto appena sei anni fa, nel millesettecentocinque, a una nuova petizione ha dato parere sfavorevole la Cancelleria del Palazzo e si è espressa con non poca impudenza, se non irriverenza per gli interessi materiali e spirituali della Chiesa, osando argomentare non essere conveniente la desiderata fabbrica per essere il regno molto gravato di conventi mendicanti e per molti altri inconvenienti che la prudenza umana sa dettare. Andassero a saperlo quelli della Cancelleria che inconvenienti dettava la prudenza umana, ora però dovranno ingoiarsi la lingua e digerire il cattivo pensiero, dato che già ha detto frate Antonio de S. José che, se convento ci sarà, ci sarà successione. La promessa è fatta, la regina partorirà, i francescani coglieranno la palma della vittoria, loro che dal martirio tante ne hanno raccolte. Cent’anni di attesa non saranno eccessiva mortificazione per chi conta di vivere l’eternità.
[…] Siano dunque prosciolti i francescani da questo sospetto, se mai si son trovati in altri ugualmente dubitosi.

Frate, disegno a penna 2013 - Gianluca Salvati
[…] Donna Marianna, come motivi di pudore, ha in soprammercato la maniaca devozione con cui è stata educata in Austria e la complicità che ha dato all’artificio francescano, così mostrando o lasciando ad intendere che la creatura che si sta formando nel suo ventre è tanto figlia del re del Portogallo quanto dello stesso Dio, in cambio di un convento.
[…] a noi quello che interessa è il vacillante pensiero che ancora si agita in donna Marianna, sul punto di addormentarsi, che il giovedì santo dovrà andare alla chiesa di Madre de Deus, dove c’è un  Santo Sudario che le suore dispiegheranno di fronte a lei prima di esporlo ai fedeli, e in esso saranno chiaramente visibili le impronte del corpo di Cristo, questo è l’unico e vero Santo Sudario che esiste nella cristianità, signore e signori, come tutti gli altri sono ugualmente veri e unici, non sarebbero altrimenti mostrati nello stesso momento in così diversi luoghi del mondo, ma poiché si trova in Portogallo è il più vero di tutti ed è proprio l’unico.
Memoriale del convento, José Saramago

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