[...] A governare
 occhiutamente il santuario sono i francescani (che in queste zone 
bellicose hanno benedetto a più riprese l'ultranazionalismo guerriero). 
Alla morte del maresciallo Tito, maggio 1980, il Vaticano preme affinché
 i frati lascino al clero secolare le parrocchie che controllano 
nell'Erzegovina a maggioranza catto-croata. Obiettivo: rifonderle nelle 
neo-diocesi che Roma intende riorganizzare sul territorio. Però i 
francescani puntano i piedi. Non mollano. Poi, tempo un anno, prodigio. 
Giugno 1981: sei ragazzini che s'erano allontanati dal villaggio - pare 
per fumarsi una sigaretta lontano dai genitori - tornano indietro 
scossi. Su una collina dicono di aver visto una figura bianca con 
bambino in braccio. Li invitava ad avvicinarsi. Ma ha prevalso la fifa. I
 sei se la son data a gambe. Inutile abbattersi: quella donna tornerà a 
manifestarsi. E con inedita prodigalità. Migliaia di volte.È scoppiato
 il caso della Gospa, la Madonna di Medjugorje. Gli ammutinati 
francescani se ne fanno scudo. Uno scudo che ancora regge. Benché 
butterato da incresciosi infortuni. Frati cacciati dall'Ordine, sospesi a divinis
 causa disobbedienza, ma che hanno continuato a operare in parrocchia 
come se niente fosse. E poi la vicenda di fra Tomislav Vlasic, figura 
carismatica del fortilizio medjugoriano, che venne espulso con accuse di
 eresia, manipolazione delle coscienze, nonché addebiti contra sextum, traduci: scappatelle sessuali. Roba così.
[...] Ma a cosa 
si deve lo speciale appeal che Medjugorje esercita sui pellegrini 
italiani? Sarebbero 600 mila l'anno. Chiedendo in giro, raccogli le 
seguenti spiegazioni: 1) Il santuario bosniaco attrae più di altri 
perché qui le apparizioni sono ancora in corso e non sigillate in un 
numinoso passato; 2) In Italia il culto è stato aiutato da un battage 
mediatico senza confronti altrove (trasmissioni tv, libri, radio 
religiose, testimonial di grido); 3) Il viaggio è comodo (Mistral Air 
effettua voli diretti sulla vicina Mostar da Napoli e Bari) e, volendo, low cost: "Andata e ritorno in pullman dalla Lombardia e sei giorni a pensione completa: 300 euro" mi dice una guida.
[...] Nelle 
vetrine dominano i ritratti di Wojtyla. Anche se non ci mise mai piede, 
fu lui il grande sponsor di Medjugorje. Per profonda devozione mariana. E
 perchè gli garbava assai l'idea che un nuovo, pulsante santuario 
cattolico aprisse una breccia nel macigno comunista. In cartolina, noto 
qualche foto di Bergoglio. Ratzinger, non pervenuto.
 il Venerdì di Repubblica, Marco Cicala - 14/02/2014
 
Ma la Chiesa ha davvero bisogno dei miracoli?
Le inchieste, nei
 tribunali ecclesiastici, hanno sempre il fine di chiarire un dubbio: an
 constet..., si consta di un reato, della legittima tutela di un 
diritto, della fondatezza di un ricorso... Quando poi di mezzo ci sono 
madonne, santi, miracoli, apparizioni ed altri strani fenomeni, il 
dubbio proposto ai giudici rimane sempre lo stesso: an constet de supernaturalitate, in casu, se consta della soprannaturalità del fenomeno sottoposto ad indagine.
E come per ogni altra sentenza anche per quelle inerenti ad accertare fatti arcani le risposte possibili sono tre. La prima: dilata et compleantur acta
 è interlocutoria: i giudici non sono riusciti ad acclarare nulla, e 
chiedono un supplemento di indagine. La seconda, quella che pone meno 
problemi, è negative, seu non constare de supernaturalitate, in casu:
 gli inquirenti hanno raggiunto il convincimento che i fenomeni 
analizzati sono spiegabili con le categorie della razionalità giuridica.
 La terza, considerata la più facilmente interpretabile, risulta invece 
la risposta più complessa. Infatti, se i giudici sentenziano affermative, seu constare de supernaturalitate, in casu
 significa che gli inquirenti non sono riusciti a trovare, facendo 
ricorso alle scienze umane e a quelle empiriche, alcuna spiegazione per i
 fatti analizzati.
Ed è proprio qui che nasce l'equivoco. Nella 
mentalità comune viene vista e forse anche intenzionalmente spacciata 
per un'approvazione, in realtà non è così: è come se la Chiesa si 
ritraesse dall'esprimere un giudizio lasciando liberi i fedeli di 
credere o meno a quanto preso in esame. E infatti, nella Chiesa 
cattolica nessun battezzato è obbligato a credere o meno ad alcun 
fenomeno soprannaturale, neanche ai cosiddetti miracoli eucaristici,
 e neanche alle apparizioni più care al cuore dei cattolici: Loreto, 
Lourdes, Fatima... E ci mancherebbe altro: solo nell'Italia degli ultimi
 tre decenni, sarebbero avvenute, anzi sarebbero ancora in corso, circa 
150 apparizioni mariane, una trentina di stigmatizzazioni di presunti 
successori di Padre Pio, una cinquantina di attribuzioni divine di poteri taumaturgici ad altrettanti personaggi, in maggioranza donne. Se ci aggiungiamo gli scacciadiavoli, presto ci troveremmo tutti immersi in un Paese non di santi, ma di creduloni.
 il Venerdì di Repubblica, Filippo Di Giacomo - 14/02/2014
|  | 
| Fra, disegno a penna - Gianluca Salvati 2013 |